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packaging!

Partecipo all'invito di Linda a creare pacchetti. Lo so questo non è molto natalizio ma l'ho fatto per incartare il regalo di compleanno di mia nonna! A me non piace molto usare la carta perchè poi se ne spreca molta e si scopre anche facilmente, dalla forma del pacchetto, di che regalo si tratta. Preferisco usare scatole e sacchetti di carta o di stoffa, che in qualche modo poi si riutilizzano. Per questa occasione ho usato un sacchetto di carta, un nastro di rete un po' rigido, quattro girasoli e un pezzetto di nastro biadesivo (non avevo e portata di mano la colla a caldo)

work in progress (speriamo!)

  Non sono brava all'uncinetto e, per dire la verità non mi rilassa neanche, però lo schema mi è piaciuto subito e il risultato non è bruttissimo.  Il regalo di Natale per la mia mamma mi vede impegnatissima in un lavoro a filet che miracolosamente mi sta venendo decente! Non sono brava all'uncinetto e, per dire la verità non mi rilassa neanche, però lo schema mi è piaciuto subito e il risultato non è bruttissimo. Poi con un aiutante come lo Gnometto... ogni tanto devo rifare righe intere, ma pazienza!!!!

maltrattamenti negli asili nido

Non mando il bambino al nido perchè abbiamo la possibilità di tenerlo a casa. Tutte le volte però che leggo di maltrattamenti dei bimbi negli asili nido mi sento male. Penso a tutte quelle famiglie che hanno la necessità di affidare i loro figli a qualcuno estraneo alla famiglia e che disgraziatamente incappano nei nidi sbagliati, con le persone sbagliate, che mi vergogno persino a chiamare educatrici! Penso ai bimbi, che vivono dei traumi che non sono in grado di raccontare a parole perchè troppo piccoli. Guardo il mio bambino e penso: cucciolo mio l'anno prossimo andremo all'asilo e speriamo bene! Non è giusto però. I bambini hanno il diritto ad essere tali e ad avere una vita serena fatta di gioco e di amore. C'è anche una bellissima carta dei diritti dei bambini ( http://tuttoscuola.altervista.org/diritti/diritti.htm ) che troppo spesso viene disattesa. Questa cosa mi fa tanta rabbia e tanta tristezza, accidenti!

una stagione: Autunno

Ritorno volentieri a questo appuntamento. L'autunno è la pioggia che bagna i vetri delle finestre. Mentre fotografavo mi è venuto in mente quello che dicevo da piccola quando tornavo a casa dopo essere stata alla casa in montagna dei miei nonni: "guarda le montagne piangono perchè sono tristi perchè ce ne andiamo".

E' troppo presto per cominiare a parlare di decorazioni natalizie?

Mi rispondo da sola: secondo me no, non è troppo presto.  Tra un mese si fa l'albero e io mi sento già in ritardo con le decorazioni! Per me il Natale ha il profumo delle candele, il colore delle decorazioni e il calore della famiglia.  Anche se ho una casa che è un buco, nel mio ingresso l'8 di dicembre spunterà come per incanto un bellissimo albero di ikea rigorosamente finto  e pieno di luci (imposte da mio marito, io ne farei a meno) e di decorazioni (tante, colorate e di tanti materiali).  Quest'anno ci sarà anche questo cuoricino rosso morbido e pieno di bottoncini colorati, che ho cucito questa estate e che è rimasto per tutto questo tempo in un cassetto.

sono stanca!

Sono tornata ancora più stanca di come sono partita. Sono a tocchettini, demoralizzata, frustrata e anche un po' incazzata. Per tutte le cattiverie che ci sono state dette e che non ci meritiamo (che non se le merita davvero lo gnomo che ha solo 22 mesi e mezzo, mica 22 anni!), perché ero convinta che i nonni sono nonni e che vanno frequentati e hanno il diritto a vedere il loro nipote, perché oltre tutto i congedi parentali non sono mica gratis! Più ci penso e più mi viene da piangere. Andiamo a scardinare il loro microcosmo fatto di telecomandi tenuti nel cellofan, non siamo perfetti!  Il bambino è incavolato perché non è a casa sua, ne ha tutte le ragioni! Non si dimostra interessato ai loro ragionamenti e le loro richieste non se le fila di pezzo: ribadisco la sua età e faccio notare che l'ultima volta che li ha visti aveva 18 mesi! In una settimana non sono stata in grado di capire cosa vogliono e questo mi demoralizza molto.

libro del mese ... di novembre

Titolo: Zia Mame Autore: Patric Dennis Edizione:Adelphi 2009 Descrizione: 380 pp . Premessa d'obbligo: la prima data di pubblicazione del libro è del 1955 e già allora fu un best seller. E' uno di quei libri che proprio ti diverti a leggere. Sono rimasta stregata dalla personalità di Zia Mame e dalla sua incontenibile estrosità. Ho veramente riso di gusto a ogni a ogni pagina. Vediamo se sono in grado di raccontarne la trama. E la storia di Dennis, un ragazzino di undici anni che, alla morte del padre viene affidato a una sconosciuta zia strampalata, Zia Mame appunto. Sì strampalata mi sembra l'aggettivo giusto! Una donna che vive alla moda, o piuttosto vive seguendo le mode del momento. Il romanzo comincia a New York negli anni Venti per poi proseguire, per tre decenni, di pari passo con la vita del protagonista sempre più messo in imbarazzo da una zia dirompente, che metterà in pericolo i suio studi  e la sua vita sociale, ma che in fondo gli starà sempre vicin