Questo libro mi è capitato tra le mani poco prima di Natale quando ero in cerca di libri da regalare all'Ometto. Mi è capitato tra le mani, dicevo, e mi ha rapito e conquistato. Innanzitutto da un punto di vista grafico: un piccolo puntino nero in un angolo di una grande pagina bianca. Chi sarà? Cosa farà? Come potrà una storia reggersi su un puntino? Queste domande e la mia curiosità mi hanno fatto andare avanti nella lettura. E ho scoperto che il puntino era una rappresentazione grafica per rappresentare l'uomo e tanti puntini rappresentano una popolazione. Ai puntini non mancava niente avevano cibo, infrastrutture, divertimenti. Poi ecco comparire un altero puntino, bianco. E con lui tanti altri puntini, che però non vivevano bene, erano senza case, senza cose da mangiare, senza divertimenti. Il libro, con poche parole e tanti puntini, di grande impatto visivo, racconta di migrazioni , accoglienza , di solidarietà , di integrazione . Ho cominci