C’è un periodo dell’anno in cui sento sempre il bisogno di ricominciare da un taccuino. Non è la prima volta, anzi: negli anni ho iniziato quaderni su quaderni, con la migliore delle intenzioni… e con una costanza, diciamolo, un po’ altalenante.
Forse però questa volta sarà diverso. Questa volta il taccuino l’ho costruito io, su misura per me, pagina dopo pagina. E chissà che proprio questo non sia il segreto per arrivare fino in fondo e riempirlo tutto.
Questo mio ardito progetto si chiama “Il tempo che si fa spazio”, perché è esattamente ciò che fa: prende il tempo che scorre e lo trasforma in uno spazio fisico dove appoggiare pensieri, idee, liste, sbagli e sogni.
Perché un taccuino fatto a mano?
Perché quando costruisci qualcosa con le mani cambia tutto.
Un taccuino fai-da-te è unico (anche nelle sue piccole imperfezioni), porta con sé il ritmo lento dei gesti, si adatta a ciò che ti serve davvero e ti dà una soddisfazione enorme ogni volta che lo apri.
Io adesso vi faccio vedere come l'ho realizzato: vi do tempo fino all'inizio di gennaio per crearne uno anche voi e poi vi aspetto di nuovo qui per riempirlo insieme.
Materiali che ho usato
- Fogli A4 (bianchi o color crema)
- Cartoncino per la copertina
- Righello
- Matita
- Cutter
- Forbici
- Nastro biadesivo
- Colla stick
Come ho realizzato il taccuino
Per prima cosa ho preparato i fascicoli.
Ho piegato a metà i fogli A4 per creare due fascicoli distinti: un fascicolo da 2 fogli e un fascicolo da 3 fogli. In questo modo si ottiene un quaderno compatto ma non troppo sottile.
Poi ho segnato i punti sulla piega: con il righello ho misurato 2 cm per lato sulla linea di piega di entrambi i fascicoli, segnando leggermente con la matita.
Ho quindi realizzato i tagli che permettono di avere una rilegatura senza ago e filo.
Sul fascicolo da 2 fogli ho tagliato lungo la piega verso l’esterno, tra i due punti dei 2 cm, mentre sul fascicolo da 3 fogli ho fatto un taglio all’interno, sempre tra i due punti.
I due tagli sono complementari e serviranno per l’incastro.
A questo punto è tutto pronto per assemblare i fascicoli.
Ho aperto leggermente i fascicoli e li ho incastrati uno dentro l’altro, facendo scorrere le due fessure fino a farle combaciare. La rilegatura così si chiude da sola, senza cuciture: semplice, pulita, elegante.
Al mio taccuino mancava solo la copertina. Per realizzarla ho tagliato un cartoncino leggermente più grande dei fascicoli e l’ho piegato al centro.
Poi ho inserito il blocco di pagine all’interno. Per dare stabilità ho incollato, con il nastro biadesivo, la prima e l'ultima pagina del taccuino alla copertina.
Già così ero molto contenta del risultato, ma la bellezza di un taccuino fatto a mano è che possiamo decorare il frontespizio come più ci pare.
Io ho attinto alle mie (poche) competenze di scrapbooking, ho cercato delle fustelle che mi piacessero e mi sono messa al lavoro.
Dal taccuino spunta un segnalibro...vi va di sapere come l'ho realizzato e perché?
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