Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta (6-10 anni)

L'Inventafavole. Un gioco di carte per giocare inventandosi favole

Ho comprato queste carte quando l'Ometto era ancora piccolo e all'epoca non avevano riscosso molto successo. Anzi a lui non erano piaciute affatto. Forse per un bimbo piccolo i disegni erano poco accattivanti, forse io non sono stata abbastanza brava a inventarmi storie. In pratica le carte sono state presto accantonate.

Messaggi segreti.

Io ho la vaga sensazione che prima dell'estate daremo fuoco a casa. Questa storia del piccolo chimico e degli esperimenti in cucina mi sta leggermente sfuggendo di mano. Non mi è neanche venuto in mente, in realtà, il mofìdo nel quale Nicolas Cage ritrovava l'indizio nascosto nella Carta d'Indipendenza delgli Stati Uniti (se avete visto il film Il Mistero dei Templari sapete di cosa sto parlando). In effetti usare il forno o l'asciugacapelli poteva sembrare una cosa troppo semblice e banale: meglio usare la fiamma viva del fornello per far riemergere i messagi segreti! Andiamo con ordine. Il nostro esperimento consisteva nello scrivere un messaggio segreto con il succo di un limone. Il succo di limone una volta asciugato diventa incolore. La scritta si più vedere solo se si fa avvicinare la carta a una fonte di calore.

Il circuito elettrico

Questo fine settimana abbiamo aperto la meravigliosa scatola del "Piccolo Chimico" e ci siamo messi a pasticciare, in cucina, lontani da occhi indiscreti... Di esperimenti ne abbiamo fatti parecchi. Abbiamo fatto cagliare il latte, abbiamo fatto sprigionare anidride carbonica all'aceto, abbiamo mischiato acqua e farina... insomma ci siamo divertiti un bel po': io con sempre in mano il libretto degli esperimenti, l'Ometto con provette e co. Poi, a un certo punto è arrivata la richiesta: "mamma facciamo quell'esperimento che ti permette di creare i cristalli?" Ecco. Io mi diverto a fare tutto tranne che a mischiare polverine e reaggenti. Sarà perchè al liceo avevo un professore si scienze alternativo che ci ha fabbricato una bomba in laboratorio e l'ha fatta esplodere nella cappa, sarà che sono rimasta un tantino traumatizzata... ma preferisco evitare di mischiare polverine colorate nella mia cucina.

Ispirazioni&Co - Giochi - di come un videogioco diventa di carta

Quando Rosalba ci ha comunicato in Conclave il tema di questo mese di Ispirazioni&Co. sono stata felicissima. Io che ho cominciato a giocare da piccola e praticamente ancora non ho mai smesso! Un invito a nozze! Così mi sono messa subito a pensare a qua.le strabiliate gioco inventare, a cosa proporre a mio figlio, a come farmi aiutare da lui... Rotelline che giravano e di fatto poche idee. L'Ometto ultimamente, come è anche giusto che sia, è attirato come una calamita verso i giochi elettronici . A casa nostra è comparsa, accanto al televisore la consolle per giocare. E il gioco è diventato anche quello, con tante regole ferree, con tanti limiti, ma insomma a casa nostra sai gioca ai videogiochi! Ora non è che io posso scrivere un post incentrato tutto su un meccanico che corre all'impazzata a guadagnare monete d'oro, giusto? Sbagliato ! E' proprio quello che ho deciso di fare io oggi: lasciarmi ispirare dai videogiochi per proporre un gioco da poter cost

Giocando con i sassi

Questo è l'ultimo post semi estivo che scrivo. Dalla prossima volta, ve lo prometto, cominceremo a entrare nell'atmosfera di Halloween con un serie di post per preparare una festa in perfetto stile mostruoso! Questa estate, dicevo, siamo stati anche qualche giorno al mare. La considererei, la vacanza al mare, una esperienza apocalittica: pioggia, mare mosso (che me lo dovevo aspettare dato che Carducci scriveva "sotto al maestrale urla e biancheggia il mare"), boongalow allagato (acqua che veniva giù inesorabilmete dal tetto), gamberetti di fiume ghe uscivano dalle fogne e bambini intenti a raccoglierli con i retini (vi giuri pensavo che stessero dando la caccia a dei topi visto che gridavano "prendilo prendilo, acchiappa acchiappa!), mare invaso dalle meduse... insomma quasi quasi era meglio se restavamo a casa! Comunque noi non è che ci siamo persi d'animo e visto che non si poteva fare il bagno abbiamo aguzzato l'ingegno e ci siamo inventati gi

L'Ometto cresce e i giochi cambiano

Io lo sapevo che questo momento prima o poi sarebbe arrivato... lo sapevo che avrebbe acquistato l'autonomia di giocare da solo, di costruire cose da solo. Sapevo anche che prima o poi sarebbero entrati in casa anche i giochi elettronici . E' anche giusto così, intendiamoci, il motto è sempre stato " si deve giocare con tutto e con tutti " e non è che si può perdere credito e negare l'ingresso dei giochi elettronici in casa. Ecco magari devo impegnarmi e non mostrarmi subito per quella che sono ovvero una imbranata cronica che non è capace a giocare. Mi dicono, comunque che negli anni la tecnologia si è evoluta e che ora ci sono dei giochi divertentissimi che funzionano con un telecomando semplice da usare e senza fili. No perché io l'ultima volta che ho giocato ho usato questo coso qui, qualcuno se lo ricorda? Ed ero anche bravina. Poi è arrivato il joysticked è stata la mia fine come giocatrice tecnologica. Può essere che questa volta imparo

Birra Monster

"Mamma lo sai che una mia amichetta costruisce giocattoli usando i pezzi dei giocattoli rotti! Perché non lo facciamo anche noi?" Forse perché l'Ometto non ha giocattoli rotti perché io li butto inesorabilmente nella pattumiera. E prima che all'Ometto venisse in mente di rompere i suoi giocattoli per crearne di nuovi, ho velocemente pensato a un piano "B". Materiali occorrenti per il "birra Monster": lattina di birra scovolini colorati occhietti mobili 2 cialde del caffè colla a caldo Per prima cosa ho messo in sicurezza la lattina della birra. Per farlo ho usato un apriscatole che manda in dentro i bordi taglienti. Così velocemente e senza pericolo ho eliminato la parte alta della lattina di birra. Ho lavato la lattina con acqua calda e sapone e nel frattempo siamo andati a caccia degli altri materiali! Abbiamo ridotto a frittelle due cialde del caffè, abbiamo recuperato tre occhietti e abbiamo cominciato a giocare con gli s

Trova le parole, un gioco inventato da noi

Oggi vi presento un gioco inventato da noi che è a metà tra il gioco dell'oca e il gioco dello scarabeo. Le regole sono molto semplici e sono quelle del gioco dell'oca: si tira i dadi e si sposta il segnalino sulla casella corrispondente. Va bene, direte voi, qual'è la novità? La novità sta nel fatto che a ogni casella corrisponde una lettera e che ogni giocatore deve dire 3 parole che cominciano con la lettera che è nella casella dove è finito il giocatore. Per costruire il cartellone abbiamo usato un cartoncino bianco su per giù della misura di quello del gioco dell'Oca. Con l'aiuto di un righello ho creato il percorso e le caselle. L'Ometto ha colorato le caselle le ha numerate e ha scritto una lettera per ogni casella e si è divertito a rendere il gioco difficile!!!Ma quali sono le parole che cominciano con Q? e quelle che pominciano con la lettera Y??? E si è anche scordato di mettere la A la E e la I!!! E visto che noi le cose le facci

Ispirazione parigina: ballerina di Can Can

Cercavo, qualche giorno fa un'idea, una Ispirazione legata a Parigi adattabile a un lavoretto per bambini. Qualche cosa di adatto a loro e alle loro potenzialità ma allo stesso tempo che insegnasse loro qualche cosa. Alla fine l'ispirazione è arrivata sotto forma di marionetta per le dita fatta di carta e che ha le sembianze di una ballerina di Can Can! Avete capito bene! Il Can Can, il più famoso e scandaloso ballo parigino, mi ha ispirato un lavoretto per bambini!!! E dovevate vedere la faccia dell'Ometto quando gli ho spiegato che il ballo consisteva nel far vedere quel che c'era sotto le gonne!!! Vediamo ora come ho realizzato questa marionetta. Materiale occorrente: foglio A4 di carta bianco (ne basta metà) matita pastelli a cera pennarello nero forbici Su metà foglio A4 ho disegnato la sagoma della ballerina. L'ho, poi, colorata con i pastelli a cera e ho ripassato tutti i contorni con un pennarello nero. Ho ritagliato pe

Flotta di aerei con stecche di gelato e carta colorata

La scuola non è ancora iniziata e io mi godo le ultime mattinate di gioco con il mio Ometto. Oggi c'è venuta voglia di pasticciare un po' e di costruire una vera e propria flotta di aerei per disputare una gara memorabile. Visto che tra i giocattoli non c'erano così tanti aerei e che a noi servivano anche tutti uguali, abbiamo deciso di costruirli. Cosa abbiamo usato? Ecco i materiali occorrenti per questo progetto : stecche di legno di gelato (o simili) cartoncino colorato colla stick forbici pennarello nero Prima di tutto abbiamo  scelto i colori delle stecche che, alla fine, diventeranno le carene dei nostri aerei. Il compito è stato facilitato dal fatto che abbiamo una buona scorta di stecche già colorate, altrimenti dovrete fare un passaggio in più e colorarle (oppure lasciarle tutte al naturale). Abbiamo poi preso un foglio bianco sul quale abbiamo disegnato le ali e il timone degli aerei, così abbiamo potuto facilmente realizzare gli aere

Caccia al tesoro con la pasta da modellare

Giocare alla Caccia al tesoro si può! Abbiamo solo bisogno della pasta da modellare , di un po' di formine e di una buona dose di fantasia ! Per prima cosa bisogna creare la mappa del tesoro . Per farlo abbiamo steso la plastilina con un rullo, abbiamo fatto una   X   e creato il percorso con le stazioni intermedie. Ho fatto quattro palline, che corrispondono a quattro dobloni. Ora abbiamo tutto l'occorrente per giocare. Ogni bambino deve superare quattro prove: deve realizzare quattro formine differenti con la pasta da modellare. Per ogni prova superata avrà diritto a un doblone del tesoro! Questo gioco serve per imparare a usare bene gli stampini e per prendere confidenza con la pasta da modellare!

Come preparare una caccia al tesoro casalinga

Ovvero come far divertire i bambini durante le feste senza che la libreria venga da loro trasformata in una parete per arrampicata libera. Importantissimo è sapere il numero dei bambini che parteciperanno : il gioco è di tutti e per tutti, ogni bambino ha diritto al suo gioco e quindi anche la formazione delle squadre e il numero di bambini in ogni singola squadra non deve essere lasciato al caso. Faccio un esempio che così forse riesco a spiegarmi meglio: 15 bambini = 3 squadre da 5 = 3 giochi (uno per ogni bambino) più un gioco collettivo finale I bambini sono tutti vincitori, è una festa non una gara all'ultimo sangue e la caccia al tesoro è un pretesto per farli divertire. Ricapitolando, allora, per 20 bambini bisogna formare 4 squadre. Ma come fare senza creare malumori? Facendo, insindacabilmente, decidere a noi grandi! Formazione delle squadre. Il metodo più rapido, più sicuro per non farli litigare e per non vedere musi lunghi prima ancora di cominciare è u

Giochiamo con le emozioni: la paletta delle emozioni

Avete mai chiesto a vostro figlio quali tipi di emozione conosce ? Io l'ho domandato all'Ometto e la sua risposta è stata: felice triste pensieroso furibondo  Allora gli ho chiesto se fosse in grado di disegnare queste emozioni . Abbiamo preso carta, pennarelli e una ciotolina e ci siamo messi al lavoro. Con l'aiuto della ciotolina ho tracciato, su un foglio bianco, quattro cerchi (uno per ogni emozione conosciuta dall'Ometto). Ho, poi passato il foglio all'Ometto e gli ho chiesto di disegnare all'interno di ciascun cerchio un'emozione. L'Ometto ha disegnato tre Minion gialli (è la fissazione del momento) e uno viola (quello furibondo). Abbiamo ritagliato i cerchi delle emozioni e li abbiamo incollati con la colla stick su una cannuccia e abbiamo formato la nostra  paletta delle emozioni. felice [caption id="" align="aligncenter" width="311"] pensieroso triste furibondo Abb

Fotografiamo la luna

Cosa può servire per fotografare la luna ? Noi non abbiamo usato né un teleobiettivo, né abbiamo dovuto aspettare la luna piena e una serata senza nuvole! Semplicemente abbiamo giocato a far finta di fotografare la luna. Materiali occorrenti per questa illusione : foglio di carta bianco rotolo di carta igienica macchina fotografica compatta senza flash. Abbiamo messo sul tavolo il foglio bianco, abbiamo messo sopra il rotolo di carta igienica, abbiamo messo l'obiettivo della macchina fotografica dentro al rotolo e abbiamo scattato la foto (anzi, per l'esattezza ha fatto tutto l'Ometto e si è divertito solo lui!). Non è proprio la luna vera ma dietro a un'illusione c'è anche una buona dose di immaginazione!

Gioco dell'Oca : le nostre varianti del gioco

Questo Natale sono entrati in casa nostra i giochi da tavolo . Il nostro Ometto ha cinque anni e penso che questa sia l'età giusta per cominciare a fare giochi che richiedono un po' più di pazienza. Le caratteristiche dei giochi da tavolo sono: rispettare le regole  rispettare il proprio turno  saper contare Una volta che si è in grado di fare tutte e tre queste cose si può iniziare a giocare! All'Ometto piace molto il Gioco dell'Oca . A me un po' meno perché a parte poche caselle che fanno avanzare o indietreggiare, lo trovo un gioco un po' monotono. Così mi è venuta l'idea di movimentarlo un po'. Ogni volta che dai dadi esce fuori un numero pari si deve pescare il biglietto degli imprevisti! Quali sono i nostri imprevisti?  Eccole qui le nostre carte degli imprevisti! Se volete potete scaricarle. Se vi vengono in mente altri imprevisti ditemeli nei commenti che così posso aggiungere nuove carte!!!

La nave dei pirati con le confezioni delle uova

Se avete un figlio in pieno fermento piratesco e se avete appena finito di consumare le uova che avete comprato, non buttate la confezione perché vi servirà per costruire la vostra Nave Pirata Per realizzare questa nave pirata abbiamo utilizzato: la parte inferiore di un contenitore per le uova un pennello tempere liquide 2 cannucce 2 fogli di carta I colori li ha scelti mio figlio. L'interno della barca lo ha voluto arancione, ma avendo solo colori primari, abbiamo dovuto mischiare il giallo con un po' di rosso. Per la parte esterna io avrei preferito utilizzare il blu ma Chicco non ha voluto sentire ragioni e ha usato il giallo. Per la costruzione delle vele ho lasciato fare a lui: 2 triangoli colorati su due fogli di carta e poi abbiamo ritagliato e ... magia le vele erano pronte! Abbiamo fatto gli alberi con due cannucce. I pirati sono a bordo.... si parte!!!!

Girasole labirinto

Come mi pace quando mio figlio prende l'iniziativa e mi propone delle attività! Mi piace ancora di più quando si mette a sfogliare un giornaletto e mi dice: "perché non facciamo questa cosa qui!?" Ecco come è nato questo girasole : abbiamo trovato il progetto sul giornale di Art Attack e la cosa bella (e inaspettata) è che siamo riusciti anche a farlo simile a quello proposto dal giornale! Intanto per cominciare abbiamo preso del cartone e abbiamo tagliato due cerchi uguali . Nell'interno di uno dei due cerchi abbiamo abbiamo fatto due fori. Il figlio lo ha colorato con il marrone (sporcato con un po' di arancio) mentre la mamma ritagliava, da un pezzo di carta velina (di quella che si trova nelle scatole delle scarpe) i petali del girasole .     Abbiamo poi incollato con della colla stick i petali a uno dei due cerchi di cartone (quello senza buchi) e per finire abbiamo incollato il secondo cerchio sopra a tutto.   Con delle cannucce abbia

Cartone animato fai da te

Tutto nasce da una domanda dello Gnomo. Una di quelle domande alle quali devi rispondere senza tentennamenti pena la veloce perdita di punti in stima che ti sei guadagnata. "Mamma perché i cartoni animati si chiamano così? Cosa centra il cartone con i cartoni animati che vedo in televisione o al cinema?" Per fortuna ho la risposta pronta! I cartoni animati tanti anni fa erano disegnati a mano su schede di cartoncino. Il movimento dei personaggi è il risultato di tanti disegni passati in rapida sequenza, tanto rapida da far ingannare l'occhio umano che li vede tutti uniti. Segue faccia a punto interrogativo dello Gnomo... Io ho un libro magico (365 giorni di giochi), vecchio vecchio e che io mi tengo stretto stretto anche se l'80 % delle attività non si possono più realizzare per mancanza di materia prima (tipo le scatole piccole dei fiammiferi). In questo libro ci sono le spiegazioni per realizzare il cinema. Visto che lo Gnomo aveva capito poco e

il puzzle e il tempo dell'attesa

Succede sempre, ogni anno, che qualcuno faccia un regalo sbagliato allo Gnomo. Un regalo sbagliato per un bambino è un regalo fuori età (o in eccesso o in difetto). L'anno scorso ci erano state regalate delle macchinine da costruire con piccolissimi mattoncini di costruzioni del tutto inadatte a un bambino di quattro anni.