C'era una volta un cubo di legno sporco e malconcio, messo in una scatola di scarpe questa estate, perché visto mai che possa servire a realizzare una casetta (vi ricordate, vero, che questa estate Federica ed io andavamo in cerca di pezzi di legno per fare casette?). C'era una volta un gomitolo di filo di rame, comprato chissà quando, che riposava beatamente dentro a un cassetto. Ci sono giornate, poi, in cui si ha più voglia di pasticciare e di sperimentare, che di fare altro e così, senza neanche tanto pensarci, il pezzo di legno finisce per farsi un bel bagnetto purificatore prima di essere dipinto con la chalk paint e dal filo di rame cominciano a prendere forma due fiorellini di campo. La vera sfida, però è stata fare la scritta sul legno. Girovagando sul web ho trovato il modo di fare il trasferimento di immagine "a secco" senza l'utilizzo di colle o di sostanze per il transfer, ma utilizzando la carta forno. Come? Ora ve lo spiego. Ho cercato una immagine
Buon anno a tutti quanti. Io, in effetti, me la sono presa un po' comoda e sto ripartendo con la scrittura solo ora, a metà gennaio...abbiate pazienza! Ci eravamo lasciati con la mia casetta sghemba di legno. Oggi ve ne voglio mostrare un'altra facendovi notare i due alberelli e spiegandovi come ho fatto per realizzarli. Tutto nasce sempre dal dialogo estivo con Federica e con l'insana abitudine di girare su Pinterest che mi ha portato a trovare alberelli e altre decorazioni realizzato con le noci e qui la mia domanda è nata spontanea: come caspita si fa a usare noci senza che poi, con il tempo, la creazone non sia abitata dai vermi? Santo Google mi è venuto in soccorso e ho scoperto che le noci venglono prima aperte, svuotate e poi richiuse. Lo so cosa state pensando. Avete tutti in mente la noce sfrantumata sotto il peso dello schiaccianoci. Tranquilli, aprire una noce in modo netto, preciso è operazione più semplice a farsi che a dirsi! Ora ve lo spiego in questo breve,