Era tanto, troppo, che non passavo di qua, non perché avessi perso la voglia di pasticciare o di farmi una chiacchierata con voi. Piuttosto il tempo è volato veloce, troppo, e io sono rimasta indietro, inevitabilmente. Quando ho aperto Accidentaccio, le mie giornate profumavano di colla vinilica, biscotti e merende improvvisate. C’era un bambino accanto a me e un piccolo mondo di mamme creative che condividevano tutorial, idee e scoperte quotidiane. Era il tempo dei mumblog, quello in cui bastava una scatola di cartone per inventare un pomeriggio felice. Con il passare degli anni, le mani hanno continuato a muoversi ma in modo diverso. Il blog è cresciuto insieme a me, e piano piano ha iniziato a cambiare pelle: meno centrato sui lavoretti e più sulla creatività come linguaggio personale. Ho capito che il fare a mano non è solo un passatempo, ma un modo di pensare, osservare, respirare. È la lente con cui guardo il mondo, anche quando scrivo di libri, di viaggi o di piccole scoperte qu...