C’è sempre qualcosa di magico nel varcare una soglia. È un gesto semplice, quotidiano, ma da qualche parte, in quel filo d’aria che separa il dentro dal fuori, resta sospesa un’antica idea di protezione e di benvenuto. Da secoli, le case si ornano proprio lì, all’ingresso: un ramo d’alloro nelle ville romane, una ghirlanda di pino nelle dimore del Nord, un intreccio di erbe appeso alle porte delle case contadine. Piccoli segni, quasi sussurri, per dire a chi arriva: sei il benvenuto, e allo stesso tempo per tenere lontano ciò che appartiene all’ombra. Tra queste tradizioni vive anche quella dello scapolare, che nasce nei conventi, appoggiato sulle spalle dei monaci come un gesto di umiltà e affidamento. Due rettangoli di stoffa e un nastro che li unisce: niente di più semplice, eppure ricco di significato. Nel tempo lo scapolare è uscito dai chiostri ed è entrato nelle case, diventando un simbolo di protezione domestica, un piccolo amuleto appeso vicino ai letti, alle finest...