Forse più che cose di mamma, cose di nonna però in fondo non fa molta differenza. Ieri sera ho preparato il lievito e questa mattina io e lo gnometto abbiamo impastato e lavorato il pane che ci mangeremo questa sera (non proprio quello che ha fatto lui perchè lo ha spiaccicato ovunque). Era un secolo e forse qualche vita che non impastavo e mi sono stupita di fare tutto con cognizione. Mi è piaciuta tanto la sensazione della pasta che si rassoda sotto le mie mani. Mi ero scordata di una cosa: la fatica. Forse perchè prima non la sentivo, forse perchè impastavo pani più piccoli, ... . Il mio bimbo ha fatto quello che facevano fare a me quando ero piccina: seduto al tavolo, un po' di farina un po' d'acqua e giù a impastare e a impiastricciare tutto. L'ho lasciato, prima di andare a lavorare, a casa di mia mamma che dormiva beato e che odorava di pane. Me lo sarei mangiato di baci (però non l'ho fatto per non svegliarlo!). Detto ciò, non voglio neanche pensare in che c