Passa ai contenuti principali

Il riso degli sposi


Lanciare il riso agli sposi è augurio di prosperità.

Pare che il tutto risalga a una leggenda cinese che ha come protagonista un genio buono che fa nascere da una palude i germogli di riso.

Nell'antica Roma al posto del riso si lanciava del grano, simbolo anch'esso di prosperità.

In molti paesi dell'italia il riso, insieme ai confetti, si lancia anche quando gli sposi escono dalla casa natia per recarsi all'altare.

Insomma, il riso non può mancare nelle cerimonie di matrimonio. E di certo non poteva mancare al mio matrimonio. E dato che io sono un po' megalomane di riso da far lanciare ai miei invitati ne ho preparato tantissimo: 1 chilo di riso ci è piovuto a dosso al termine della cerimonia!!!

Naturalmente ho preparato io tutti i cartocci colmi di riso. Ho solo fatto un piccolissimo errore! Mi sono scordata di lavare il riso. Più che scordata, non sapevo che il riso andasse lavato pena il ritrovarsi l'amido bianco sui vestiti. Che poi il mio vestito era bianco e fosse stato per me non mi sarei neanche accorta dell'inconveniente, ma mio marito con il tigth se ne è accorto eccome!!!

Quindi attenzione: se avete intenzione di offrire agli invitati al vostro matrimonio dei cartocci con il riso dentro o acquistate l'apposito riso colorato oppure lavate per bene il comunissimo (e molto più economico) riso per risotti!!!

Dopo questa doverosa premessa vediamo come ho realizzato i cartocci per il riso.

Per ogni cartoccio occorre un quarto di foglio di carta A4 e colla stick.

Basta creare con il foglio di carta il cartoccio (tipo quello che si fa in pescheria per contenere le vongole) e fissare il lembo di carta esterna con la colla stick. 

Io poi avevo riempito un cestino di vimini con tanti cartocci e li avevo riempiti con il riso...ma questa è un'altra storia e forse un'altro post!

Con questo post partecipo a 




Linky Party Matrimonio

Commenti

  1. Ciao Barbara, per il matrimonio di una collega volevo fare il riso colorato, perché i bambini dell'asilo in cui lavarovamo io e lei lo lanciassero, ma poi ho temuto che il colore stingesse. Allora ho comprato quello per risotti ma l'ho tenuto due giorni nel poutpourry da armadi, perchè profumasse ma senza macchiare; con il profumo comune temevo che comunque potesse lasciare traccia sui vestiti!

    RispondiElimina
  2. Io mi sono ricordata del riso all'ultimo momento e i cartocci proprio manco mi erano venuti in mente.
    Non sapevo neppure che si dovesse lavare il riso, buono a sapersi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Federica neanche io lo sapevo...infatti il vestito di mio marito alla fine del lancio era tutto striato di bianco che manca poco che non gli viene un colpo!!!

      Elimina

Posta un commento

Grazie per essere passato di qua e aver lasciato un commento

Post popolari in questo blog

Il Gufo pasticcione

Il gufo è uno degli anomali che a me piacciono di più. Misateriosa creatura della notte, è da sempre sinonimo di saggezza. In molte delle culure antiche il gufo è considerato una figuras magica. Ad esempio, i nativi americani associavano il significato del gufo alla saggezza e al fatto di essere il guardiano di tutti i tipi di saperi. Questo si deve al fatto che questo uccello è un grande combattente contro le condizioni avverse del clima, ma soprattutto riesce a vedere di notte. In epoca medioevale nel centro Europa si diceva che questi animali fossero in realtà streghe e maghi. Da quel momento si considera questo animale come parte della famiglia delle streghe. E visto che io, di fatto, sono una strega saggia, ho deciso di realizzare un piccolo gufo da appendere al pomello di un cassetto della mia postazione craft. Ora vi racconto anche come ho fatto. Ho preso: una rondella di legno bianca (comprata chissà dove),  2 occhietti mobili 1 filo di corda giallo (di quelli che chiudono l

Mini ghirlanda con perline di legno

  Buongiorno! Partecipo anche questo mese al Resto Amistoso 162 organizzato questo mese da Ovillo de Eli .  Tema della challenge sono le perline e io mi sono affidata alle mia scorta di perle di legno. Vi dico subito che non era questo il progetto che avevo in mente e che ho provato a fare con scarsi risultati.  E così ho scelto il mio piano B, la ghirlanda di perle di legno. Un progetto semplice, veloce da realizzare ma che mi dà sempre tanta soddisfazione perché può essere personalizzato in molti modi.  Per realizzare la ghirlanda servono: Perline di legno Filo di ferro Nastrino colorato Ho infilato le perline nel filo di ferro che ho poi chiuso a cerchio con l'aiuto di una pinza. Ho decorato con del nastro colorato. Con questo post partecipo a 

Tutorial: come realizzare una ghirlanda di Pasqua

 Sono molto, molto contenta di farvi vedere la mia nuova creazione: la ghirlanda di Pasqua. Le giornate si sono allungate e, anche se continuano a rimanere freddine, l'aria di primavera comincia a sentirsi. Così io ho deciso di aprire la scatola delle cose ancora da fare e di tirare fuori un po' di materiale. Per questo progetto sono serviti: Ghirlanda di polistirolo 3 uova di polisitolo spago nastro di iuta ortensie essiccate merletto rosa colla a caldo Prima di tutto ho rivestito con lo spago le uova di polistirolo: due con lo spago marrone e una con lo spago bianco.  Ho poi rivestito la ghirlanda con il nastro di iuta e assemblato il tutto dando un tocco di colore con il merletto rosa. Vi lascio qui il video tutorial che potete trovare sui miei canali social. Fatemi sapere se vi è piaciuta e che cosa state realizzando voi per Pasqua!

Segnalibro pirografato

Tra le tante tecniche che ho provato in questi anni di blog ancora non ero arrivata a sperimentare la pirografia. I perchè sono tanti, primo fra tutti è che io non sono capace a disegnare e quindi mi sono tenuta sempre piuttosto lontana da tutto ciò che poiteva avcvicinarsi al disegno e poi, cosa fondamentale, non avevo un pirografo. Il primo ostacolo è stato superato dall'età e dalla pratica. Non è che io invecchiando sia diventata brava a disegnare, piuttosto ho scoperto che alcune cose riesco a disegnarle senza che il risultato sia proprio pessimo: poche cose, elementari, ma mi accontento. Per quanto riguarda il pirografo devo ringraziare una mia amica che me lo ha regalato. Il primo tentativo di pirografia è stato pessimo perchè io, giustamente, ho letto un po' di tutorial dopo aver pasticciato su una tavoletta di legno e non prima! Ho subito scoperto che il legno deve essere perfettamente liscio per facilitare il tratto (che poi il legno brucia ugualmente, ma se il legno n