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Ricetta: il pane della domenica

 


Un alimento apparentemente semplice come il pane, porta con sé una storia antica.

Nelle caverne degli uomini primitivi gli archeologi hanno ritrovato chicchi di cereali  che venivano utilizzati come alimento integrante della carne. 

I chicchi di cereali venivano frantumati fra due pietre e poi mescolati con acqua per preparare una pappa cruda molto nutriente che veniva poi cotta alla fiamma.

Archeo Parc in Val Senales
Archeo Parc (Val Senasel)

Sono stati gli Egizi i primi veri panettieri che hanno posto le basi affinché il pane potesse conoscere un successo senza fine e senza frontiere.

I Greci, successivamente, raggiunsero una grande abilità nella preparazione di pane e focacce che condivano con olio, ammorbidivano con latte, aromatizzavano con pepe e altre erbe, impastavano con il vino e il miele. 

I fornai greci furono i primi a lavorare il pane di notte, in modo che la gente al mattino, lo trovasse cotto, fresco e croccante.

A Roma, invece, il pane entrò nell’uso quotidiano soltanto verso la fine del periodo della Repubblica: stando a quanto racconta Plinio, la sua cottura fu introdotta nel 168 a. C., ad opera di alcuni schiavi catturati in Macedonia dopo la sconfitta del re Perseo. 

Gli antichi popoli Italici vivevano in un territorio fertile che coltivavano a cereali, tra cui il farro, allora molto diffuso e da cui deriva la parola farina. A Roma sorsero le prime botteghe per lo smercio di pane e, per la prima volta, comparve la categoria dei mugnai e successivamente quella dei fornai panettieri.

A casa mia il pane lo faceva mia nonna, con il lievito madre, alzandosi all'alba e cuocendolo poi al forno a legna (prima di cuocere le braciole!)



Io una volta, da ragazzina, ho partecipato al rito però l'alzataccia e l'assoluto silenzio nel momento della lavorazione del pane mi ha fatto desistere dal parteciapre ancora.

Vi starete chiedendo del perchè dell'assoluto silenzio e io ora ve lo spiego. La nonna era molto schizzinosa: "se si parla si sputacchia nel pane", non aggiungo altro.


Io comunque, a distanza di anni, con una ricetta consolidata e con l'aiuto della planetaria, del lievito di birra e il forno a gas il pane l'ho fatto di nuovo e tanto male non deve essere venuto visto che non ne è avanzato nemmeno un pezzetto.


Qui di seguito vi lascio la ricetta


Ho impastato la sera, ho lasciato riposare tutta la notte e poi ho finito di lavorare, fatto i panini e cotto la domenica mattina.

Commenti

  1. Anch'io lo preparo ogni tanto ma cerco di farlo poche volte perchè sparisce prima del previsto ... quindi divieto assoluto della dietologa del mio pane casalingo : ;) che bell'aspetto anche il tuo .... no pasta madre evito ... dal momento che non dobbiamo mangiarlo e siamo solo in due ...

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  2. E già, c'è stato lo stesso problema anche qui...😜

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  3. Ma, miseria, hai pure il forno in campagna? La ricetta l'ho segnata, ci provo!!!

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  4. Mmmmm! Your bread looks delicious!
    Kisses

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  5. Io non ho mai provato a fare il pane in casa. Le mie nonne lo facevano ma forse in tempo di guerra, non ricordo di averle mai viste fare il pane. Comunque è una bellissima cosa saper fare il pane in casa, col lievito madre, con la planetaria.. complimenti. Ciao

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