Passa ai contenuti principali

Restyling di un vecchio baule

Mi ero esercitata qualche tempo fa con un piccolo tavolino rovinato, giusto per capire come stendere la chalk paint e per prenderci un poco la mano. Vi ricordate? era venuto con qualche difetto ma nel complesso non mi era dispiaciuto come primo lavoro.
Mi era servito giusto per prendere coraggio per lavori un po' più grossi e consistenti, tipo la pittura di un vecchio baule da biancheria.
Ci ho pensato a lungo prima di cominciare il lavoro, un po' perchè era veramente tanto rovinato, un po' perchè, avendolo sempre visto coperto non ero mica tanto sicura che mi sarebbe piaciuto come oggetto di arredamento.

Poi, durante le vacanze di Natale l'ho svuotato completamente, l'ho ben pulito, ho fatto una cernita del suo contenuto (buttando un bel po' di roba inutile e salvando, invece cose che non ricordavo neanche di avere) ho risistemato tutto in modo più razionale (ho sistemato bene tutte le cose del cucito) e ho preso la decisione di renderlo, anche esteticamente, più adatto a me e all'ambiente.
Ho pulito bene anche l'esterno, ho isolato le parti in pelle con il nastro carta e ho cominciato il mio lavoro con i penneli.


E' stato un lavorto infinito perchè ho usato i miei ritagli di tempo e senza mettermi delle scadenze, usando il pennello come un esercizio zen e in fondo mi sono divertita anche se il risultato non è stato immediato e il lavoro non si è concluso dopo pochi giorni.
Ora però vi spiego per bene quali materiali ho usato e come ho fatto.

Materiali occorrenti
  • alcool denaturato
  • panno di cotone
  • nastro adesivo di carta
  • pennello di grandezza media
  • chalk paint "cielo di velluto" di Colorchic
  • cera neutra 
  • cera in pasta scura 
  • acqua micellare
Procedimento
Ho pulito tutta la superficie per bene con alcool denaturato.
Ho, poi, isolato con nastro carta le parti che non avrei dovuto dipingere facendo attenzione a essere il più possibile precisa.
Fatto questo ho cominciato il lavoro più lungo: dipingere.

La chalk paint deve essere prima di tutto ben mescolata perchè è una vernice molto pastosa e la parte fluida tende a separarsi dalla parte materica.

In tutto ho dovuto dare due mani facendo asciugare molto bene tra una mano e l'altra. Non ho avuto grossi problemi perchè, essendo un lavoro fato nei ritagli di tempo, in qualche caso sono passati anche giorno tra un passagio di colore e l'altro.
Sono stata bravina e non ho dovuto carteggiare perchè con la seconda passata il colore è diventato omogeneo e sono spariti i segni del pennello.

Prima di passare la cera ho tolto il nastro carta e ho pulito con acqua micellare (quella che serve per togliere il trucco) le parti in metallo e in pelle e tutte le imprità sono venute via come per magia 😉.

Ho poi passato con un pezzo di stoffa di cotone prima la cera neutra e poi la cera a pasta scura per sporcare il lavoro perchè non mi piaceva lasciare il colore omogeneo e perchè, detto tra noi che non ci senta nessuno, pensavo che il colore fosse un po' più scuro e un po' più tendente al grigio.





Commenti

  1. Sei veramente brava e paziente in questi lavori che richiedono tempo. Complimenti. buona serata.
    sinforosa

    RispondiElimina
  2. Ti è venuto veramente bene cara Barbara! E che pazienza!
    Un abbraccio
    Maria
    P.S. da me c'è un indovinello per il mio compliblog

    RispondiElimina
  3. uaooooo ... veramente bellissimo Barbara devo rispolverare anch'io i pennelli ... mi prudono le mani .....troppo brava Barbara ....bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusi va giù di pennello, che ha ragione Federica, è terapeutico!!!

      Elimina
  4. Ma braaaaavaaaaaaaa... Io avrei potuto dire addio ad un baule se mai mi ci fossi cimentata :DD

    RispondiElimina
  5. Ma dai Irene... bisogna solo buttarsi (magari con un progetto un poco più piccolo!)

    RispondiElimina
  6. Hai messo la cera scura? Mica me lo avevi detto. Avevo capito solo la chiara.
    Comunque brava, sono lavori che danno sempre soddisfazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì ho messo la cera scura perchè mi sembrava troppo celeste.

      Elimina

Posta un commento

Grazie per essere passato di qua e aver lasciato un commento

Post popolari in questo blog

Il Gufo pasticcione

Il gufo è uno degli anomali che a me piacciono di più. Misateriosa creatura della notte, è da sempre sinonimo di saggezza. In molte delle culure antiche il gufo è considerato una figuras magica. Ad esempio, i nativi americani associavano il significato del gufo alla saggezza e al fatto di essere il guardiano di tutti i tipi di saperi. Questo si deve al fatto che questo uccello è un grande combattente contro le condizioni avverse del clima, ma soprattutto riesce a vedere di notte. In epoca medioevale nel centro Europa si diceva che questi animali fossero in realtà streghe e maghi. Da quel momento si considera questo animale come parte della famiglia delle streghe. E visto che io, di fatto, sono una strega saggia, ho deciso di realizzare un piccolo gufo da appendere al pomello di un cassetto della mia postazione craft. Ora vi racconto anche come ho fatto. Ho preso: una rondella di legno bianca (comprata chissà dove),  2 occhietti mobili 1 filo di corda giallo (di quelli che chiudono l

Mini ghirlanda con perline di legno

  Buongiorno! Partecipo anche questo mese al Resto Amistoso 162 organizzato questo mese da Ovillo de Eli .  Tema della challenge sono le perline e io mi sono affidata alle mia scorta di perle di legno. Vi dico subito che non era questo il progetto che avevo in mente e che ho provato a fare con scarsi risultati.  E così ho scelto il mio piano B, la ghirlanda di perle di legno. Un progetto semplice, veloce da realizzare ma che mi dà sempre tanta soddisfazione perché può essere personalizzato in molti modi.  Per realizzare la ghirlanda servono: Perline di legno Filo di ferro Nastrino colorato Ho infilato le perline nel filo di ferro che ho poi chiuso a cerchio con l'aiuto di una pinza. Ho decorato con del nastro colorato. Con questo post partecipo a 

Tutorial: come realizzare una ghirlanda di Pasqua

 Sono molto, molto contenta di farvi vedere la mia nuova creazione: la ghirlanda di Pasqua. Le giornate si sono allungate e, anche se continuano a rimanere freddine, l'aria di primavera comincia a sentirsi. Così io ho deciso di aprire la scatola delle cose ancora da fare e di tirare fuori un po' di materiale. Per questo progetto sono serviti: Ghirlanda di polistirolo 3 uova di polisitolo spago nastro di iuta ortensie essiccate merletto rosa colla a caldo Prima di tutto ho rivestito con lo spago le uova di polistirolo: due con lo spago marrone e una con lo spago bianco.  Ho poi rivestito la ghirlanda con il nastro di iuta e assemblato il tutto dando un tocco di colore con il merletto rosa. Vi lascio qui il video tutorial che potete trovare sui miei canali social. Fatemi sapere se vi è piaciuta e che cosa state realizzando voi per Pasqua!

Segnalibro pirografato

Tra le tante tecniche che ho provato in questi anni di blog ancora non ero arrivata a sperimentare la pirografia. I perchè sono tanti, primo fra tutti è che io non sono capace a disegnare e quindi mi sono tenuta sempre piuttosto lontana da tutto ciò che poiteva avcvicinarsi al disegno e poi, cosa fondamentale, non avevo un pirografo. Il primo ostacolo è stato superato dall'età e dalla pratica. Non è che io invecchiando sia diventata brava a disegnare, piuttosto ho scoperto che alcune cose riesco a disegnarle senza che il risultato sia proprio pessimo: poche cose, elementari, ma mi accontento. Per quanto riguarda il pirografo devo ringraziare una mia amica che me lo ha regalato. Il primo tentativo di pirografia è stato pessimo perchè io, giustamente, ho letto un po' di tutorial dopo aver pasticciato su una tavoletta di legno e non prima! Ho subito scoperto che il legno deve essere perfettamente liscio per facilitare il tratto (che poi il legno brucia ugualmente, ma se il legno n